Dal diario del maître
parfumeur
«... Cammino lungo la spiaggia del Forte e mi siedo. Annuso. Odore
di mare. Ciottoli bagnati dalle onde, sabbia... Annuso ed annoto mentalmente.
Svettano le Apuane alle mie spalle, brillanti di marmi. Sono sospeso in
un paesaggio quasi irreale. Rifletto. Inizierò con le note marine:
odore di alga e del sale rimasto sulle mie mani. Continuerò con
le erbe selvatiche delle dune, con un tocco di agrumi dei meravigliosi
e curatissimi giardini del Forte. Un po’ di arancio amaro: ne arricchirò
il cuore con il gelsomino, il profumo che, camminando, a tratti mi inebria.
Aggiungerò le fragranze del sole: le buone creme dell’estate,
la frutta fresca che si consuma in spiaggia per combattere l’arsura,
legni bagnati... e tanto tempo».
tutto questo è stato preso dal sito
ufficiale
www.iprofumidelforte.it.
e non può essere descrizione più
completa e più vera..
Io non amo i marini, si sa, li ho sempre
trovati piuttosto insulsi e senza poesia..
Se siete della mia stessa opinione, questo profumo, se proprio non vi
farà cambiare idea, almeno vi farà pensare che per i marini
c'è ancora una speranza.
L'unico marino che vale la pena avere (dal
mio punto di vista), è un viaggio, un viaggio tra il salmastro
del mare, tra quell'odore quasi metallico del sale sugli scogli asciutti..
intravedi anche quell'odore vagamente "vecchio", stantio, al
limite del marcio/umido che a volte senti nei punti della spiaggia più
nascosti..
detta così uno non penserebbe di poterlo indossare, ma non è
così.. è buono, è salato, è una sottile, masochistica
malinconia che ti porti dietro per poter sognare..
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